Il leopardo dell'Amur, noto anche come leopardo dell'Estremo Oriente o leopardo dell'Amur orientale, è una sottospecie di leopardo che abita principalmente le foreste temperate e i monti dell'Estremo Oriente russo e della Cina settentrionale.
È uno dei felini più rari e in pericolo di estinzione al mondo. Si stima che ne siano rimasti meno di 100 individui in libertà, rendendolo una delle sottospecie con il più basso numero di popolazione. La perdita e la frammentazione del suo habitat naturale, la caccia illegale e il bracconaggio sono le principali minacce che ne mettono a rischio la sopravvivenza.
Il leopardo dell'Amur è caratterizzato da un manto dorato con macchie nere, che gli conferisce eccellenti capacità di mimetizzazione nella foresta. È più grande di molti altri leopardi, con un lunghezza del corpo di circa 1,2-1,3 metri e un peso che può superare i 50 kg.
Si tratta di un predatore solitario e notturno, che si nutre principalmente di ungulati come cervi e cinghiali, ma può cacciare anche lepri, volpi e altri piccoli mammiferi. È un abile arrampicatore e nuotatore.
Gli sforzi per la conservazione del leopardo dell'Amur comprendono programmi di protezione degli habitat, l'implementazione di misure per ridurre la caccia illegale e il bracconaggio, nonché la creazione di aree protette e corridoi ecologici per promuovere la riproduzione e la diversità genetica.
Mentre la sottospecie rimane estremamente vulnerabile, ci sono segnali positivi di ripresa. Il numero di esemplari in natura è aumentato negli ultimi anni grazie agli sforzi congiunti delle autorità e delle organizzazioni non governative per la conservazione.
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